ANTHONY BURGESS TRA ORWELL E MALTHUS. “1984 & 1985“ E “IL SEME INQUIETO“

Con Emanuele Mastrangelo ed Enrico Petrucci torniamo a parlare dello scrittore inglese Anthony Burgess analizzando altre due sue opere: “Il seme inquieto“, che riprende la distopia malthusiana dell’ossessione per il controllo della riproduzione umana e “1984 & 1985“, romanzo che contiene un saggio che è una risposta critica al capolavoro di George Orwell. Le intuizioni di Burgess sul futuro di una società multietnica e peggiorativa della qualità della vita delle persone, sono notevoli e permettono di iscrivere questi romanzi nella nostra biblioteca ideale delle distopie. PER L’ACQUISTO DEI LIBRI SU segui i link. ************************************* BIBLIOGRAFIA: Anthony Burgess, “Il seme inquieto“ Anthony Burgess, “Trilogia malese: L’ora della tigre-Letti d’Oriente-Il nemico tra le coperte“, Anthony Burgess, “La fine della storia“, Anthony Burgess, “Arancia meccanica“, Anthony Burgess, “1984&1985“, Emanuele Mastrangelo ed Enrico Petrucci: “Iconoclastia, la pazzia contagiosa della cancel culture che sta distruggendo la nostra storia“, Kelly M. Greenhill, “Armi di migrazione di massa. Deportazione, coercizione e politica estera“, Jean Raspail, “Il campo dei santi“, Michel Houellebecq, “Sottomissione“, W. I. Thompson, “All’orlo della storia. Per una critica della tecnocrazia“, Enrico Berlinguer, “Austerità occasione per trasformate l’Italia le conclusioni al convegno degli intellettuali“, #orizzontedeglieventi #l’orizzontedeglieventi #barbara tampieri #lameduck
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