L’illazione (1972) - un film (inedito) di Lelio Luttazzi

L’illazione è un film del 1972 diretto da Lelio Luttazzi, che vede come protagonisti lo stesso Luttazzi, Mario Valdemarin e Alessandro Sperlì. Il fatto di cronaca alla base della realizzazione dell’opera cinematografica: Nel giugno del 1970, proprio mentre era all’apice del successo, la vita di Lelio Luttazzi era stata travolta: in seguito all’intercettazione di una telefonata venne infatti arrestato, insieme a Walter Chiari, con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. L’artista rimase in carcere per 27 giorni, salvo poi essere completamente scagionato dall’accusa il 22 gennaio 1971. Si trattò di un errore giudiziario, per Luttazzi un’esperienza devastante dalla quale non si riprese più. L’ispirazione per il film Detenuto in attesa di giudizio venne ad Alberto Sordi quando lesse il libro Operazione Montecristo scritto in carcere da Lelio Luttazzi. Il film è stato ritrovato per caso da Rossana Luttazzi durante un trasloco nella stalla della casa rossa, la stessa in cui viene ambientato il film e nella quale la coppia ha vissuto nel corso degli anni settanta. “Lelio mi disse - racconta lei stessa - che era una cosa che aveva girato qualche anno prima ma che non se n’era mai parlato perché era una storia contro i giudici“. Allora - era il 1978 - la compagna provò a convincerlo a rimettere in circolazione il film ma lui non ne volle sapere e liquidò la cosa dicendo che gli ricordava qualcosa che voleva dimenticare. Infine, va detto, la prova attoriale migliore è proprio quella di Lelio Luttazzi, a tratti divertente, a volte ruvido, sempre sincero nel vestire i panni di Decio. Fonti: ’illazione,