LA MUTILAZIONE DEI GENITALI FEMMINILI nell’islam

La mutilazione dei genitali femminili deriva da un’antica pratica pre-islamica e oggi viene registrata in minima parte anche in alcune tribù non islamiche. Tuttavia il 90% dei casi a livello mondiale proviene da famiglie o paesi islamici. Infatti la pratica non venne abolita da Maometto e la “circoncisione“ delle donne fa parte della sharia. Nel video scopriamo perché la mutilazione non viene praticata in paesi come il Marocco o il Pakistan, mentre viene praticata in paesi come la Somalia o l’Egitto. Le fonti per la realizzazione di questo video sono state: - il corano () - la sunna () - The Reliance of the Traveler () - Prey, di Ayaan Hirsi Alì () - tutti gli articoli inerenti della AHA Foundation () - i dati di The Orchid Project () - i dati dell’Unicef () - i dati della WHO () Le notizie citate in merito Jumana Nagarwala, la dottoressa di Detroit, sono il suo arresto: ; e la cancellazione delle accuse a suo carico: Un eccellente articolo spiega perché i copti d’Egitto pratichino la mutilazione dei genitali femminili: :// Per il concetto di dhimmi, rimando alla seconda parte di questo mio video: Qualsiasi persona sottoponga una bambina, una ragazza o una donna alla mutilazione del genitali in Occidente è contro la legge, contro la moralità e contro il minimo buon senso che differenzia gli uomini dalle bestie perciò va denunciato all’istante. #fgm #mutilazione #infibulazione
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