Mara Redeghieri - L’inno dei pezzenti

Brano tratto dal cd “Dio valzer - Canzoni popolari anarcosindacali“ edito dal Circolo Culturale Enrico Zambonini Alla voce Mara Redeghieri, alla chitarra Lorenzo Valdesalici Noi siamo i poveri siamo i pezzenti la sporca plebe di questa età la schiera innumere dei sofferenti per cui la vita gioie non ha. Nel crudo inverno la nostra prole per lunga inedia languir vediam solo pei ricchi risplende il sole. Mentre essi esultano noi fame abbiam. Per natura tutti eguali vi è diritti sulla terra. E noi faremo un’aspra guerra ai ladroni sfruttator. Non sia pace tra i mortali finchè un uom’ sovr’altro imperi i nemici a noi più fieri sono i nostri sfruttator Triste spettacolo le nostre donne per noi primizie non hanno d’amor ancora impuberi sciolgon le gonne si danno in braccio a lor signor. Son nostre figlie le prostitute che muoion tisiche negli ospedal le disgraziate si son vendute per una cena o per un grembial. Per natura tutti eguali... Di patria al nome talor sospinti contro altri popoli noi si pugnò ma vincitori fossimo vinti la sorte nostra mai non mutò. Tedesco o italico se v’ha padrone il sangue nostro vuole succhiar la patria italica è un’irrisione se ancora il basto ci fa portar. Per natura tutti eguali... Nelle officine sui monti e i piani nelle miniere sudiam sodiam ma delle nostre fatiche immani il frutto intiero non raccogliam. Poi fatti vecchi veniam rinchiusi dentro un ricovero di carità e sul berretto di noi reclusi bollano i ricchi la lor pietà. Per natura tutti eguali... Ma se sperare non è utopia nella giustizia dell’avvenir il privilegio di tirannia e turpe regno dovrà finir! Le nostre lacrime, gli stenti, l’onte le grandi ambasce sparir dovran noi già leviamo alta la fronte per salutar l’astro lontan. Per natura tutti eguali...
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