L’ITALIA DEVE ESSERE RICOSTRUITA E CON ESSA LE ISTITUZIONI, IVI COMPRESA QUELLA DEL CAPO DELLO STATO

È inutile che ci prendiamo in giro, l’Italia, del 2021, non è più il Paese del 1946. La Costituzione Italiana, diventata nulla più che un feticcio per chi ci governa, è continuamente tirata per i lembi per coprire le più disparate imposizioni europeiste e globaliste. I segni ci sono tutti e solo i ciechi non vogliono vederli. Si pensi infatti, che di fatto, si è provveduto a stravolgere ad arte, nell’arco di 75 anni, i seguenti articoli della Costituzione Italiana: • 13 – che regolava la libertà personale, sia per ciò che concerne gli spostamenti, così come per ciò che riguarda la libertà, di visita e frequentazione di persone, di attività, imprenditoriale, culturale, ricreativa e associativa e che oggi ci è del tutto preclusa grazie ai famigerati DPCM; • 21 – che normava il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e che oggi sembra letteralmente un mir
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