Arrestato a Milano Alessandro Bertolini, volontario italiano del Donbass.
Per quanto riguarda il giovane Alessandro Bertolini, trattenuto immediatamente a Malpensa al rientro dal Donbass, la stampa italiana non brilla per originalità, è tutto estremamente prevedibile. Mi limito alla odiosa Repubblica, tutti gli altri scrivono lo stesso copione: “Il mercenario detenuto può consentire agli inquirenti di chiarire il meccanismo di reclutamento e pagamento dei combattenti stranieri utilizzato da molti anni da Mosca”.
Mercenario. Per 150 euro. Ma, ovviamente, nessuno scrive di questo dettaglio. Nessuno si unisce alla milizia popolare della Repubblica Popolare di Doneck per somme del genere, solo per convinzione. E il cosiddetto “reclutamento”, ovviamente, non viene effettuato da Mosca.
Affrontiamo, tuttavia, un’altra domanda: e ora? Fino a settembre starà sicuramente solo in gattabuia, senza processo né inchiesta: le vacanze di agosto sono alle porte, e questa è una cosa santa e universale in Italia. Al legale che ora si occupa di lui non sono ancora state presentate accuse specifiche.
Certo, la domanda rimane: perché è tornato? Dopotutto, i giornali italiani hanno scritto delle accuse contro di lui già ad aprile. E nel Donbass ha una moglie, un bambino di tre anni e un secondo è in arrivo.
Personalmente, vedo tre possibili opzioni. Forse un parente (ad esempio sua madre) è gravemente malato. Forse la mamma (che dio la preservi in salute) sta bene e gli è stata fornita una disinformazione. Forse, finalmente, ha deciso di fare un’azione dimostrativa. Respingo quest’ultima opzione: le mie fonti informate di alto rango (credetemi, le ho e non le rivelo) parlano di Bertolini come di una persona molto equilibrata, ponderata.
Personalmente, tutta questa storia mi ricorda molto le “Brigate garibaldine” degli italiani durante la guerra civile spagnola nel 1936-1939. Ora come allora, i fascisti assoldati vengono presentati come eroi che combattono contro il male del mondo, contro i comunisti, e i comunisti come terroristi e traditori della loro patria.
Non so se Bertolini sia comunista, e non credo abbia importanza. I battaglioni nazisti ucraini sono pieni di teppisti fascisti provenienti da tutta l’Europa occidentale, cioè da tutti gli ex alleati di Hitler, e fanno liberamente avanti e indietro con l’Italia.
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