L’effetto boomerang dell’azione ucraina su Kursk | Maurizio Boni

Nei giorni scorsi, mentre l’esercito russo proseguiva la sua avanzata nel territorio ucraino, le forze armate di Kiev sferravano un’offensiva a sorpresa penetrando decine di km in profondità all’interno dell’oblast’ di Kursk, approfittando della scarsa protezione di quel tratto specifico di frontiera. Il 14 agosto, il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrs’kyj ha annunciato che, nonostante la riconquista di alcuni villaggi ad opera dell’esercito russo, le truppe ucraine controllavano di km² di territorio russo. Secondo Mychajlo Podoljak, il consigliere di Zelens’kyj, l’iniziativa ucraina mira a migliorare la posizione negoziale di Kiev. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, di converso, ha annunciato che lo sconfinamento dell’Ucraina porta inesorabilmente la leadership di Mosca a sospendere a tempo indeterminato i dialogo di pace con Kiev. Come spiegare questa improvvisa manovra dell’esercito ucraino? Cerchiamo di comprenderlo assieme a Maurizio B
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