PAPI NELLA LUCE DELLA Par. Altra storia d’Italia sulle ombre della Bestia sulla Chiesa

A fronte dell’assoluzione definitiva accertata nella giornata di ieri 27 aprile 2023 dalla nostra Suprema Cassazione sulla trattativa Stato-Mafia il dottor Palermo ricorda quanto scrisse ancora nel 2018 nel suo libro “La Bestia“ non già sulla “trattativa Stato-mafia“ ma sul preesistente Patto tra poteri occulti leggibile nella nostra storia a far data dalla fine della II guerra mondiale: “Quel patto non era soltanto tra alcuni settori del nostro Stato con la mafia, ma era soprattutto tra gli Stati Uniti, Stay-behind/Gladio e Cosa Nostra. Era stato imposto prima ancora dalla massoneria, in quanto supremo potere occulto: quella Bestia intuibile dietro Portella della Ginestra, dietro il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, dentro i palazzi vaticani contro papa Luciani, contro papa Wojtyla, così come a Valderice contro Ciaccio Montalto, a Palermo contro Chinnici, a Pizzolungo contro di me, all’Addaura contro Falcone, nelle stragi degli anni Novanta, a Civitavecchia sul Britannia, a Palermo, Roma, Firenze e Milano contro chi avrebbe potuto osare di avvicinarsi alla verità (pag. 405 del libro La Bestia)“. Oggi nuovi elementi emergono da più indagini in corso: la sorella di Mino Pecorelli spiega al giornalista Andrea Purgatori che la morte di Papa Luciani avvenne il giorno dopo che suo fratello aveva consegnato a Papa Luciani un elenco di prelati infedeli; nuovi elementi (questa volta scritti dagli stessi nostri Servizi) rivelano inquietanti occulte attività di Stay dehind/Gladio dagli anni 1983/84 a tutto il periodo stragista comunemente ricondotto solo ad iniziative di Cosa nostra; altri ancora provenienti dalle stesse indagini di Carlo Palermo rivelano le ombre inquietanti della suprema massoneria emergenti dietro il Centro Scontrino di Trapani tenute nascoste dalle nostre massime istituzione che nemmeno risulta abbiano sciolto - come previsto dalla legge c.d Anselmi - quella loggia massonica (Iside 2) accertata dalla Autorità Giudiziaria di Trapani con sentenza passata in in giudicato ancora nel 1997. Ed è sulla base di questi antichi riferimenti che avviene la conversazione tra lo stesso Carlo Palermo ed il giornalista Andrea Cionci sulle anomalie giuridiche e di fatto ravvisabili nelle dimissioni di Papa Ratzinger e nelle ancor più discutibili elezioni, avvenute nel 2013, alla carica di nuovo Papa di Jorge Mario Bergoglio che, solo tre anni dopo, si recherà ad Aquisgrana a ritirare il premio Carlo Magno (detto “Kalergi“ dal suo primo assegnatario) in compagnia di Ursula Gertrud von Der Leyen e del nostro allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi: una iniziativa che avrebbe dischiuso la Chiesa e l’Italia verso scelte sempre più atlantiste e distaccate da quei principi e dogmi cui si era sempre attenuto, anche formalmente, Papa Ratzinger. Su queste anomalie e contraddizioni insorte nel 2013 ed evolutesi sino all’escalation militare di oggi in Ukraina si sviluppa la conversazione e l’analisi di Carlo Palermo e del giornalista Andrea Cionci che si intrattengono sul ruolo svolto a livello superiore dalla massoneria che avrebbe condizionato l’attività svolta dalla Chiesa sino al presente ma da tempi remoti in fin dei conti rimontanti alla stessa fine della Seconda guerra mondiale. Pubblicazioni:
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