Rimboschimento delle aree verdi di Pompei - Intervista a Paolo Mighetto
Partito il programma di rimboschimento delle aree verdi a corona delle mura di Pompei: un tassello del piano di valorizzazione della biodiversità degli oltre 50 ettari del patrimonio verde al di fuori delle mura della città antica.
Oltre 4000 nuovi alberi e arbusti a partire dal Bosco di Porta Anfiteatro.
Un bosco in fase di realizzazione con circa 400 tra lecci, platani, tamerici, olmi, querce, collocati seguendo la sola regola della suggestione che il luogo ha offerto ai piantatori, con il lancio di ciottoli bianchi, picchettature con canne di fiume e legature di rafia a formare macchie e radure con cespugli di rose, corbezzoli a rappresentare l’immortalità, mirti, lentischi.
Il programma di imboschimento del Parco Archeologico di Pompei, avviato da alcuni mesi consentirà, tra il 2022 e il 2024, di mettere a dimora più di tra alberi e arbusti in nuove aree boscate nell’ubertosa corona verde che cinge Pompei.
Già con la sistemazione paesaggistica della passeggiata lungo le mura da Porta Anfiteatro a Porta Nola, nella primavera scorsa, erano stati messi a dimora dal PAP, con il cantiere della manutenzione del verde 70 cipressi e 1300 tra corbezzoli e lentischi; nel corso dell’estate, poi, 225 pini di Pompei, compresi quelli maestosi lungo le mura della città antica, sono stati salvati dall’attacco dei parassiti che li avrebbero portati alla morte, grazie al ricorso di una particolare tecnica endoterapica sperimentata con successo dal Servizio di Manutenzione Verde del Parco.
Gli interventi sono stati possibili anche grazie alla sponsorizzazione tecnica e all’intesa con la società benefit Arbolia e al contributo di , azienda global service tecnologica operante nei settori Oil & Gas, civile, industriale ed energetico e che ha realizzato e manutiene il moderno percorso integrato, visivo e sonoro denominato “Una notte a Pompei”.
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Rimboschimento delle aree verdi di Pompei - Intervista a Paolo Mighetto