7 Giu: Diga Distrutta, TESTA DI PONTE UCRAINA SPAZZATA VIA | Guerra in Ucraina Spiegata

🔴 Supportaci tramine il negozio online: 🔵 Supportaci tramite abbonamento mensile: 🔵 Supportaci tramite il tasto Super Grazie (vicino ai Mi Piace/Condividi) Giorno 468 Le notizie più importanti di oggi, vengono dalla regione di Kerson. A causa della parziale distruzione della centrale idoelettrica Kahovka, l’acqua ha distrutto dozzine di insediamenti e isole e causato un enorme problema ecologico e umanitario. In questo video vi spiegheremo come la diga è stata distrutta, come influisce sulla centrale nucleare e sulla controffensiva ucraina. Prima di tutto, bisogna capire la scala dei danni. L’area colpita maggiormente si trova nelle immediate prossimità della diga. A Nova Kahovka, il livello dell’acqua è aumentato di 5 metri e ha completamente inondato la città. Alcuni video mostrano la corrente mentre trascina intere case con se, le mura di altri edifici sono collassati, distruggendo completamente le strutture coinvolte. Mentre le isole di fronte alla città sono quasi totalmente scomparse. Per quanto riguarda gli altri insediamenti lungo il fiume, il livello di distruzione è risultato essere maggiore. A causa del punto in cui sono situati, gli insediamenti nella parte est del fiume sono stati colpiti dall’onda. Vero sera, 13 villaggi erano sott’acqua e ci si aspetta che questo numero salga a 40, essendo il buco nella diga in costante ingrandimento, permettendo a volumi d’acqua sempre maggiori di passare. In un primo momento i media governativi russi han riportato che gli ucraini avevano bombardato pesantemente la diga e danneggiato le paratie, provocando una fuoriuscita incontrollata dell’acqua. Analisti ucraini han tuttavia risposto facendo notare che gli ucraini non erano riusciti a distruggere il ponte Antonivsky bombardandolo per 2 mesi con gli HIMARS, ed essendo una diga una struttura estremamente solita, ci vorrebbero tonnellate di esplosivi solamente per danneggiarla. Accusa alla quale gli ucraini han risposto facendo notare che il buco nella diga si trova al centro, e avendo i russi distruttto il ponte dal lato ucraino, soltanto i russi hanno accesso alla sezione centrale e alle infrastrutture per trasportare gli esplosivi necessari. E’ interessante notare che, gli ufficiali russi che stanno ora accusando l’Ucraina, sono gli stessi che in un primo momento avevano preteso che non fosse successo nulla. Le notizie sulle esplosioni han cominciato ad apparire verso le 2 di mattina, e alle 3 l’ufficiale d’occupazione di Nova Kahovka ha riportato che le notizie sulle esplosion erano false, in quanto lui stesso era presente in città e la notte era completamente tranquilla. Neanche 50 minuti più tardi ha cambiato versione, e dichiarato che gli ucraini avevano bombardato la diga per tutta la notte e danneggiato le paratie. Analisti hanno concluso che i russi han provato a creare un buco relativamente piccolo, in modo da inondare solo gli ucraini nelle isolette. Tuttavia verso le 4 hanno compreso di aver compromesso irrimediabilmente la diga in quanto la pressione dell’acqua stava amplificando i danni e la parte superiore della diga cominciando a cedere. Cosa che stan facendo anche i russi. L’inondazione si è rivelata molto più grande di quanto si aspettavano, tagliando numerose posizioni russe dal resto della regione e trasformandole in sole che stanno gradualmente affondando. Nella mattinata i canali social media russi hanno cominciando ad avverìtire i soldati che avevano solo più 2 ore e non 3 giorni per evacuare. Questo significa che le forze russe erano state informate sulla necessità di abbandonare le proprie posizioni, ma a causa della tempistica sbagliata, diversi soldati sono stati travolti dalla corrente. Inoltre, essendo l’inondazione molto più grave del previsto, i russi rischiano di subire ancora più danni. Secondo alcuni analisti, diverse zone della prima linea difensiva russa sono già sott’acqua. Ciò causerà l’impossibilità di recuperare numerose munizioni ed equipaggiamenti, trasformerà le trincee in piscine e distruggerà le fortificazioni sulla sponda del fiume. Ci si aspetta che l’acqua si ritiri in circa 2 settimane ed è improbabile che i russi riescano a rifornire nuovamente l’intero gruppo Kherson. Al tempo stesso, con il livello dell’acqua a monte in rapido calo, anche la larghezza del fiume potrebbe diminuire, permettendo quindi agli ucraini di avviare attacchi anfibi in una nuova direzione e avendo a disposizione 250km di fronte invece di soli 70. Non essendo i russi in grado di schierare abbastanza truppe per presidiare l’intera sponda est e difendersi dalla controffensiva a Zaporizhia, per loro la situazione potrebbe rivelarsi disastrosa.
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