0:00 1 Introduzione
7:50 2 Porta Dell’Inferno
9:10 3 Caronte
10:29 4 Spacciatore Di Droga
13:42 5 Lussuriosi
20:06 6 Avari
21:38 7 Violenti
25:23 8 Malebolge
26:55 9 Sfruttatori
32:36 10 Razzisti
35:51 11 Lucifero (Politicanti)
38:23 12 Conclusione
Country: Italy
Genre: Rock Progressivo Italiano
- Jimmy Spitaleri / lead vocals, flute
- Roberto Turbitosi / guitars, bass, vocals
- Enrico Olivieri / keyboards, synthesizer, vocals
- Gianluca Herygers / drums, percussions
“MI SI GELA IL SANGUE PENSANDO AL NOSTRO INFERNO”
E’ il ’73, l’anno d’oro del progressive italiano, quando esce “Inferno“, dei Metamorfosi, e si tratta né più né meno di uno dei capolavori dell’intero decennio. C’è tutto, dal gruppo che passa dalle radici beat al mondo del progressive, all’entrata del cantante “decisivo“ (Enrico Olivieri), al destino agrodolce, comune a troppe band italiane, di una vita durata soli due album, alla copertina, fantastica, a cura della Gamma Film di Roberto Gavioli (su un disegno del pittore Adelchi), trovata per caso nei magazzini della Vedette, la loro casa discografica, pensata e poi dimenticata per un altro progetto musicale.
Primo lavoro di un progetto ambizioso che contava di trascorrere i tre mondi della struttura dantesca (la “Vedette” fallirà e “Il Paradiso” vedrà la luce ben 20 anni dopo!), “Inferno“ è la storia in musica della discesa decisiva delle anime nel luogo della perdizione eterna: 16 bolge sonore, altrettanti capi d’accusa ai vizi della specie umana, che fonde i peccati tradizionali con quelli contemporanei, facendosi pezzo dopo pezzo più individuata, incasellata nel tessuto e nelle storture sociali della ribollente realtà italiana dei primi anni ’70.
L’inizio, come per ogni fine che si rispetti, è di quelli solenni: “Introduzione“, con il suo gong e il suo organo senza appello, segna l’inizio dell’irreversibile discesa, lasciandosi poi andare in una cavalcata à la Goblin, giù, senza possibilità di voltarsi, sino al muro d’ottone di un nuovo organo che dà l’avvio ad un ancor piu accelerato vortice (di piano prima e nuovamente organo), un tumultuoso dedalo di imbuti sonori che si fermano dinanzi alla “Porta dell’inferno“, dove l’incedere solenne incontra la lettura della celebre epigrafe. Ghiaccio e fuoco si fondono alla vista di “Caronte“, che lancia l’anatema definitivo alle anime dannate (“e non sperate mai di rivedere il cielo/anime nere al fuoco eterno brucerete“). Fino ad ora si segue la progressione dei cosiddetti “incontinenti” (cerchi II-V), coloro cioè che sono per Dante colpevoli di una mancanza di volontà nel limitare la veemenza delle proprie pulsioni (lussuriosi, golosi, avari e prodighi, iracondi, superbi e accidiosi) [full review at ]
Giuseppe Ambrosio
SOURCE: 2007 CD Reissue, Remastered.
AUDIO FORMAT: Wav
DISCLAIMER: I don’t own the rights of this album. Will be removed upon request.
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