NYT: il missile a Konstantinovka era ucraino

Occhiello: Da Mosca Mark Bernardini per Visione TV. Siamo alla settimana del 25 settembre – 1 ottobre 2023, proseguiamo con il notiziario settimanale dalla Russia. Buon ascolto, buona visione e soprattutto buona Visione TV. Vorrei farvi riflettere sulla propaganda di guerra di cui in Italia siete tutti vittime. La controffensiva ucraina avanza, date armi e soldi agli ucraini. I russi bombardano gli ucraini, date armi e soldi agli ucraini. Distrutto il quartier generale della flotta russa sul Mar Nero, morti in Crimea tre generali di Mosca. Salvo poi ammettere che due sono ancora vivi, ma intanto il titolo è andato. Noi però vi diamo qualche notizia diversa, che non leggerete altrove. I connazionali, i diplomatici russi e gli esponenti dell’opinione pubblica devono convincere insieme l’Italia ad abbandonare la sua politica ostile nei confronti della Federazione Russa, ha dichiarato l’ambasciatore russo a Roma Aleksej Paramonov. Il 20 settembre 1744 è nato un architetto russo. Perché dico “russo” e cosa c’entra l’Italia? Beh, è nato a Bergamo, e si chiamava Giacomo Quarenghi. Ma allora perché “russo”? La maggior parte delle sue opere sono sopravvissute fino ad oggi, ed ora ve le racconto. Parliamoci chiaro: non era esattamente un adone, ma conquistava per la sua genialità. Di lui si diceva che era “riconoscibilissimo per l’enorme cipolla bluastra che la natura gli aveva incollato sul viso al posto del naso”. Oggi siamo proprio pervasi dalla storia. A partire dal 1806, un appezzamento nel vicolo Denežnyj di Mosca apparteneva a Ekaterina Zotova, moglie del conte Zotov. C’era una casa padronale in legno a un piano e dietro c’era un ampio giardino. Questo edificio andò a fuoco durante l’incendio di Mosca del 1812, durante l’invasione napoleonica. Il territorio fu acquistato dal conte Efimovskij, che nel 1817 costruì una casa di legno con due annessi. Poi lo scrittore Zagoskin acquistò questa casa e la possedette fino alla sua morte nel 1852. Molti esponenti della letteratura, dell’arte e della scienza si riunivano nella sua casa. Proseguiamo con le canzoni legate in un modo o l’altro alla Russia e/o all’Italia. Anche stavolta l’Italia non c’entra, ma penso che apprezzerete quanto sia struggente questo brano, come quasi solo la Russia sa essere, ed oltretutto è uno spaccato di quella multietnicità del Paese di cui vi parlo molto spesso. Per questa settimana è tutto. A risentirci e rivederci, sempre su Visione TV! COME SOSTENERE L’INFORMAZIONE LIBERA DI VISIONE TV 🏦 BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT65C0306916355100000009028 INTESTATO A: VISIONE TV SWIFT: BCITITMM CAUSALE: DONAZIONE 💳 PAYPAL E CARTA DI CREDITO: 📕 RIVISTA “Visione, un altro sguardo sul mondo“ 📚 ORDINA ORA ▶️ ISCRIVITI AL CANALE: 🔴 ED ATTIVA LE NOTIFICHE
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