Vecchie e nuove guerre dell’oppio | Filippo Rossi

I dati forniti dalle Nazioni Unite indicano che, nel 2023, la coltivazione del papavero da oppio in Afghanistan è crollata su base annua del 95% per effetto diretto del divieto introdotto dai Talebani nell’aprile del 2022. Nel dettaglio, l’estensione delle aree coltivate a papavero da oppio ha registrato tra il 2022 e il 2023 una contrazione da a ettari. In termini di peso, si parla di un ridimensionamento da a 333 tonnellate. L’eroina esportabile si è di conseguenza ridotta a 24-38 tonnellate, a fronte delle 350-580 tonnellate del 2022, quando il papavero da oppio copriva da solo il 29% del valore della produzione agricola complessiva dell’Afghanistan, di gran lunga il principale produttore mondiale. Il provvedimento adottato dai Talebani a pochi mesi di distanza dalla riconquista del potere in seguito alla sconcertante fuga del personale civile e militare statunitense riporta di fatto il Paese alla situazione che si era venuta delineando nel 2000, quando l’estensione delle are
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