Storia dei grandi movimenti del 1968 - 1969 in Italia

#storia #storiaitaliana #scuola #1969 #1968 Per la serie delle pillole di storia dell’Italia repubblicana delle “Frites e la storia“ oggi tocca al biennio rosso, il 1968-69. Il conflitto studentesco e operaio che cercarono - e riuscirono - a cambiare molto nel nostro immobile paese. Sessantotto (o movimento del Sessantotto) indica un fenomeno socio-culturale avvenuto negli anni a cavallo del 1968, nei quali grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (lavoratori, studenti, intellettuali e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, interessarono quasi tutti gli Stati del mondo con la loro forte carica di contestazione contro gli apparati di potere dominanti e le loro ideologie. Lo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente ristretto contribuì a identificare il movimento col nome dell’anno in cui esso si manifestò in modo più attivo. È stato un movimento sociale e politico che ha profondamente diviso l’opinione pubblica e i critici, tra chi sostiene che sia stato uno straordinario momento di crescita civile che ha introdotto nella società mutamenti irreversibili (sviluppo dello spirito critico in ogni campo, superamento definitivo di diverse forme di moralismo, di autoritarismo, di emarginazione della donna e di altri settori della società) e chi al contrario sostiene che si sia trattato di un fenomeno di conformismo di massa, un’ondata eversiva che ha messo in pericolo la stabilità della società liberaldemocratica. La grande mobilitazione operaia, che fece seguito alla contestazione giovanile del Sessantotto, si collegò alla scadenza triennale dei contratti collettivi di lavoro, in particolar modo quelli relativi alla categoria dei metalmeccanici. In questo periodo le rivendicazioni salariali spontanee nelle grandi fabbriche si associarono alle agitazioni studentesche che reclamavano la tutela ed il riconoscimento del diritto allo studio in Italia per tutte le classi sociali.[1] The background of the movement came from the newly transformed economy of Italy. The country had recently increased industrialization and a new modern culture began to develop. The movement has its roots in the strikes and university occupations of the 1960s, along with international headlines about socialist political triumphs in the Cold War. Students of working or peasant backgrounds mainly drove the movement in an effort to change traditional capitalist and patriarchal society. The new education system allowed for a large populace to be educated and, with such an education, question societal unrest began with student protests which were initially underestimated by politicians and the press; this soon turned into “the struggle of workers. In the first moments of the student protest, the right wing in the universities were among the movement’s leaders. The Battle of Valle Giulia at Rome University on 1 March 1968 was the last action in which left- and right-wing students were together because, on 16 March following the assault on the University La Sapienza, there was a gap between “movementists“ and reactionaries. The left came to dominate the movement and the right-wing debates on what actions should be used to further the movement. #lavoratori #scuola #storia #contratto
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