Paprika

Nel 1957, dando retta ai consigli del fidanzato Nino, la diciottenne Mimma lascia Pola per passare quindici giorni in una casa di tolleranza diretta da madame Colette: è la cosiddetta “quindicina“ per aiutare economicamente il fidanzato e metter su casa. Inesperta ma passionale la giovane, soprannominata Paprika dopo avere assaggiato un gulasch, apprende velocemente il mestiere di prostituta. Quando scopre che Nino è in realtà un lestofante che vuole solo sfruttarla, lo allontana. Nel frattempo conosce Franco, baldo ufficiale della Marina Mercantile e per lui, facendo sogni di viaggi in mari esotici e di un ben diverso avvenire, continua per molto tempo la sua attività. Mimma percorre l’Italia accolta in numerose case di lusso, conoscendo i più diversi personaggi, sia benevoli che sordidi, e concede i suoi “favori“ anche allo zio Lele. Dopo l’interruzione di una gravidanza ha modo di conoscere e sposare il lombardo conte Bastiano, il quale scompare subito dopo e le lascia, con il titolo, molto denaro ed una splendida villa sul lago di Como. Dopo aver acquistato un vaporetto quale suo dono per le nozze Mimma, nel 1958, al momento dell’entrata in vigore della legge Merlin che elimina le case di tolleranza, porta champagne ed allegria alle sue vecchie compagne della casa di tolleranza triestina in cui ha cominciato l’attività.
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