L’ex santabarbara (sita nelle vicinanze della frazione di Usago) si estende su 70 ettari, che gli strateghi militari avevano ricavato in una vallata a “cul de sac“, chiusa fra tre colli boscosi, una barriera naturale utile tanto a scongiurare indesiderate intrusioni, quanto ad “attenuare“ gli effetti di eventuali esplosioni del materiale lì custodito. Era una polveriera di prima generazione (presidiata dagli Alpini della “Julia“ di stanza a Vacile) che annoverava una dozzina di riservette in muratura che - come si evince dalle odierne riprese satellitari - stanno ora collassando su se stesse.
Non solo, dalle immagini si evince lo spreco di denaro pubblico. Infatti, si scorgono ben otto “igloo“ (i moderni bunker Nato in cemento armato) la cui costruzione è rimasta incompiuta. Eretti i quattro lati, infatti, non furono completate le coperture, né addossati i terrapieni. In pratica, quando si stava per potenziare l’infrastruttura, ecco che da Roma
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07/10/24 Ornella Mariani Forni - Appello a Vladimir Putin per un futuro di pace e speranza