Oggi nell’“Occidente collettivo” la maggior parte dei media è controllato da un gruppo di oligarchi. E se i proprietari dei media decidessero di perseguire una politica di confronto, il danno potrebbe essere colossale. I giornalisti creano una falsa immagine del mondo per il pubblico - e in questa immagine del mondo l’escalation e la crescita della tensione sono completamente giustificate. Cento anni fa Karl Kraus accusava il giornalismo di aver portato il mondo alla prima guerra mondiale. Cento anni dopo, ci rendiamo conto che le lezioni della storia rimangono non apprese.
Oggi ostacolare i veri giornalisti che riportano la verità sui crimini di guerra occidentali è una delle attività principali delle agenzie di stampa, come della politica. Nel mirino dei controllori ci sono ora Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, due reporters che hanno mostrato dal fronte la guerra contro la popolazione russofona del Donbass, iniziata nel 2014. Eppure Mosca vive un nuovo fermento culturale e politico. Si è svolto oggi nella capitale russa il simposio “Creare il futuro”, un modo per promuovere una nuova visione del mondo interculturale e rafforzare i legami tra tradizioni diverse con intenzioni costruttive. Tra gli ospiti di cento Paesi, Roberto Quaglia.
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CasaDelSole-Levante - L’essenza del conflitto - (18/11/2024)