IL “GREEN PASS“ DA STRUMENTO A GARANZIA DEI CITTADINI È DIVENTATO DOCUMENTO DI DISCRIMINAZIONE“

Sono felice per ciò che è accaduto in tantissime piazze italiane il 24 luglio 2021 dove, spontaneamente, centinaia di migliaia di cittadini sono scesi in piazza, pacificamente, per manifestare il loro dissenso al cosiddetto “Green Pass”. Sono altresì orgoglioso perché il popolo italiano, ancora una volta, sulle questioni decisive, come quella riguardante la “discriminazione” di una parte dello stesso, ha saputo unirsi. Parlo consapevolmente di “discriminazione” perché, una “Carta Verde”, senza un obbligo vaccinale vero e proprio - che riconosca eventuali danni a chi, non certo per propria colpa, dovesse sfortunatamente ritrovarsi menomato, se non addirittura perdere la vita stessa, in virtù di alcune reazioni avverse che, seppur fortunatamente dovrebbero manifestarsi solo in un piccolo campione di sottoposti, certamente vi sarebbero – costringerebbe nei fatti il grosso della popolazione ad accollarsi un rischio che non le compete ed emarginerebbe, in subordine, tutti col
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