01 Magica melodia (1991)

Rondò Veneziano Album Magica melodia Autori: Gian Piero Reverberi e Ivano Pavesi Nel video: Francesco Guardi: Il Ponte di Rialto (~ 1780), Musée du Louvre, Parigi; Francesco Guardi: Il Ponte di Rialto con il Palazzo dei Camerlenghi, collezione privata (venduto all’asta nel 2017 ad anonimo per 26,205 milioni di sterline); Francesco Guardi: Il Ponte di Rialto dalle Fondamenta del Carbon, collezione privata (venduto all’asta nel 2011 ad anonimo per 26,7 milioni di sterline, record assoluto per un dipinto del Guardi); Vittore Carpaccio: Miracolo della Croce a Rialto, noto anche come Guarigione dell’ossesso (1494), Gallerie dell’Accademia, Venezia; Particolare del dipinto precedente, raffigurante il Ponte di Rialto nel 1500 C’era una volta, tra la laguna formatasi dalla foce del fiume Sile, un gruppo di terre asciutte in corrispondenza dell’anta del Rivus Altus (= rio profondo, poi “Canal Grande“). Durante le invasioni barbariche di Unni e Longobardi, gli abitanti dell’entroterra si rifugiarono sulle isole della laguna, formando centri come “Turricellum“ (Torcello; cfr. il mio video “Cattedrali“, Rondò Veneziano, playlist “Barocco“) e Rivoaltus, primo insediamento urbano veneziano; secondo la tradizione repubblicana, era il 25 marzo 421 e il “natale di Venezia“ si festeggiava il 25 marzo di ogni anno. Il Ducato veneto aveva capitale Heraclia (oggi Eraclea), nell’entroterra. Fu Teodato a spostare la sede ducale a Metamaucum (oggi Malamocco, sull’isola del Lido), sia per facilitare i commercianti marittimi e sia per possibilità di miglior difesa (da terra e da mare). Per tradizione, Teodato fu il 4° Doge (da dux, duca), ma in realtà fu il primo a staccarsi dall’esarcato bizantino di Ravenna. Fu comunque Rivoalto a fermare Pipino, figlio di Carlo Magno, nell’anno 810, salvando anche Metamaucum. Due anni dopo, il Doge Angelo Parteciaco si trasferì a Rivoalto, che diventò capitale del Veneto, quindi Venezia. La città si espanse, soprattutto verso est, dove nell’828 furono portate le spoglie di San Marco Evangelista e si cominciò la costruzione della prima Basilica. Ma il popolo rimase sull’ansa del canale, dove era il Campo del Mercato (oggi Campo di San Giacomo di Rialto); l’attraversamento del canale, originalmente appannaggio dei barcaroli pari a un “quartarolo”, cioè ¼ di denaro veneto a traversata, era assicurato da un ponte di barche, che però dovevano essere rimosse al passaggio delle merci nel canale. Nel 1264 il Doge Renier Zen fece costruire un ponte in legno, che sulla sommità aveva una sorta di “ponte levatoio” per consentire il passaggio dei velieri; fu il primo ponte ad unire i sestieri alle due sponde del canale e fu chiamato “Ponte della moneta” per la presenza nelle vicinanze della Zecca o forse in ricordo del quartarolo dovuto. Il ponte in legno sarà oggetto di ricostruzione negli anni e all’inizio del XV secolo ai lati del ponte furono costruite due file di negozi, come ampliamento del mercato: gli affitti venivano riscossi dallo Stato (che effettuava le manutenzioni) e il Ponte si chiamerà definitivamente “Rialto”. Si cominciò a ipotizzare la costruzione di un ponte in pietra, ma i progetti presentati non soddisfacevano le esigenze per la presenza di troppe arcate. Finalmente nel 1591 si costruì il ponte attuale, su progetto di Antonio Da Ponte (con un cognome così doveva vincere per forza l’appalto...). Tutti i diritti di ascolto o pubblicitari ed eventuali mazzette dovute sono destinati ai detentori dei titoli. Io vivo della pensione che lo Stato mi destina, ma se chi legge ha desiderio di fare beneficenza, gli consiglio l’Associazione ONLUS Amici di Santina Zucchinelli, a cui anche io sono iscritto. Sul relativo canale YouTube troverà la storia e tutte le informazioni; sul sito della Fondazione vedrà, centesimo per centesimo, come vengono utilizzati i fondi pervenuti all’Associazione e alla Fondazione.
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