Israele, Elena Basile vs Mieli: Discorso sottoculturale, non sono assolutamente d’accordo con lei.

“La de-escalation non capisco cosa significhi, la situazione è composta da due fronti: o la possibile trattativa per gli ostaggi o l’impossibilità di trattare“. Così il giornalista ex direttore del Corriere traduce la situazione in Israele dopo l’attacco di Hamas - “La trattativa con un gruppo che si è trasformato come l’Isis per me è difficile. Questo esercito ha ucciso bambini e ammazzato ragazzi che ballavano a un rave, quindi è difficile trattare con loro. C’è una terza cosa a cui stiamo meno attenti“ - Aggiunge Mieli - “Hamas nei filmati dice: prendi questo ebreo. Uccidi questo ebreo. È una parola che evoca altro“ - In totale disaccordo l’ex ambasciatrice ospite in studio - “Non sono assolutamente d’accordo con Mieli. E’ un discorso sottoculturale che non mi aspetterei da lei“. L’Egitto ha chiesto corridoi umanitari, che lo faccia anche l’Europa“ - E aggiunge - ““molte volte si parla di aggredito e di aggressore ma il diritto internazionale non è statico. Il diritto internazionale ha bisogno di una prospettiva storica. Quindi, è chiaro che oggi siamo inorriditi di fronte alla barbarie di Hamas, però dobbiamo ricostruire storicamente il motivo per cui è nato Hamas. I bambini palestinesi sono al pari di quelli israeliani. La mediazione si fa coi nemici. Putin e Hamas sono dei mostri ma dobbiamo fare la mediazione con loro, non con gli amici“.
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