Fiorella Belpoggi, storia di una scienziata libera: frequenze, 5G, Glifosato, Benzene, Aspartame…

“Dire la verità per avere l’artistocratico piacere di dispiacere”. Fiorella Belpoggi, scienziata di fama internazionale, si è ispirata a questa frase di George Bernard Shaw, forse per vincere il suo desiderio di piacere a tutti. Ma questo è stato il suo unico fallimento: non c’è riuscita. E come poteva ottenere consensi se ha svolto il suo lavoro di scienziata incurante delle pressioni di tutte le aziende a cui le sue ricerche in 50 anni di attività sono costate parecchi soldi? Basti pensare alla Exxon che ha dovuto pagare danni per 1 miliardo e 800 milioni di dollari grazie alla sua testimonianza a Jacksonville, in seguito alle ricerche che aveva fatto sui danni dell’additivo MTBE della benzina. Di recente ha lanciato l’allarme sulla volontà di alzare il limite di tolleranze delle frequenze da 6 volt metro a 24, con una misurazione e nella media delle 24 ore. Le compagnie telefoniche non sono certo contente di queste sue ricerche che impediscono loro di guadagnare enormemente investendo poco. Il video in cui metteva in guardia dal pericolo di queste frequenze, tra cui il 5G, ha influito nella decisione del Governo Meloni di stoppare la legge e fare ulteriori ricerche. Fiorella è stata la direttrice dell’Istituto Ramazzini che è diventato il 2° più importante al mondo dopo lo statunitense National Toxicology Program. Solo che mentre loro hanno miliardi di finanziamenti e dipendenti, il Ramazzini, la cui sede è nel castello di Bentivoglio, nella pianura bolognese, ha 2 milioni di finanziamenti e massimo 50 ricerche condotte da Fiorella hanno riguardato: Pesticidi, Glifosato, aspartame, dolcificanti, benzene, acqua, aria, monomero del PVC (che se non ci fosse stato questo allarme avrebbe causato 10 milioni di morti). Queste alcune delle sue ricerche che le sono valse tanti articoli nel mondo, tra cui uno dal titolo significativo: “La scienziata che non ha paura”. Di recente ha scritto il libro “Storia di una scienziata libera” pubblicato da Terra Nuova. Sono andato a casa sua per incontrarla e finalmente accendere la telecamera per documentarla. La dolcezza di questa donna, con gli occhi da ragazzina, ti avvolge.
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